domenica 23 novembre 2008

Estote parati, quod nescitis nec horam nec diem...

Luca attribuì al Cristo questa frase celebre.
Vuol dire che non ci è concesso di sapere quando arriverà per noi il giudizio di Dio.
Ma tanti altri sono stati i modi di interpretare questa frase....
A me piace pensare che, "come un ladro nella notte", nella vita di ciascuno di noi piomberà, non semplicemente la morte del corpo, bensì la meritata "ricompensa" per il nostro operato.
Non per ciò che siamo stati, quanto per ciò che ci si è sforzati di essere.
In questo modo non solo i profittatori ed i malvagi avranno la loro punizione, ma anche chi non avrà fatto nulla per impedire che, sotto i propri occhi, si compisse il delitto ,l'inganno, la violenza, la malattia o la morte a danno di un suo simile, giusto o sbagliato, colpevole o innocente che possa essere stato valutato che sia.
A chi sostiene di stare bene così, a chi dice di avere paura, a chi sostiene che le ingiustizie del mondo le ha ereditate, a chi afferma che noi non siamo nulla per cambiare le cose, a chi non se la sente, a chi continua a pensare che la battaglia sia difendere o meno certe ideologie confezionate e ormai obsolete, io dico peggio per voi: Stiamo per ricevere tutti il nostro meritato compenso non solo per ciò che si è fatto ma soprattutto per ciò che NON SIAMO STATI IN GRADO DI FARE.
Così auspico che anche per voi, che avete profittato dell'oscurità in cui siete, verrà inevitabile, prima che l'alba del nuovo giorno giunga, la vostra resa dei conti.
E con lei il Trionfo di Nemesi....

1 commento:

Pier Luigi ha detto...

Un dubbio fondamentale si impone: Etsi deus non daretur oppure no?